Tag: sistema lavoro
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Scambiare per cambiare? Ecco il differenziale.

CHARLIE'S SUGGESTION
Oggi, nella nostra Officina della Comunicazione, abbiamo deciso di raccontarvi di cosa ci occupiamo nell’attività di progettisti della comunicazione d’impresa, soffermandoci in particolare su un intervento che noi chiamiamo “Group BlinkSolving”.[Continua a leggere …]
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L’allenamento alla progettazione professionale

Immaginiamo di essere davanti ad uno specchio magico, un po’ come quello della strega di Biancaneve, al quale poter fare qualsiasi domanda, a parte la classica “chi è la più bella del reame?“[Continua a leggere …]
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La sapienza del tempo

CHARLIE'S SUGGESTION
Vi è mai successo di riflettere sul significato della parola tempo? Che valore date al tempo nella vita di tutti i giorni e soprattutto in quella professionale? In molti ambiti della società il tempo sembra sfuggirci di mano.[Continua a leggere …]
Il lavoro che non c’è

Oggi il lavoro sembra essere un dilemma shakespeariano, una realtà che quasi pare ispirarsi alla penna del noto drammaturgo, fatta di complotti, tradimenti e cospirazioni. [Continua a leggere …]
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Incertezza Accertata

Dalla ricerca sul campo “incertezza accertata”, condotta in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia di Milano, con l’obiettivo di indagare la percezione che i giovani studenti hanno dell’incertezza in relazione al mondo professionale (si rimanda all’indagine abilità ascoltata), sono nate 13 poetiche rappresentazioni in cui l’audacia dell’abilità supera l’ignoto della realtà.
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L’incertezza accertata

Che per noi b_linkisti l’incertezza sia accertata è ormai una certezza, ed è per questo che da mesi, nella nostra Officina di Comunicazione, ci stiamo occupando di questo tema. Ma ad attirare la nostra attenzione è soprattutto come l’incertezza sia elemento di dicotomia tra i valori dei giovani e quelli della generazione dei genitori con le conseguenti modalità diverse di relazionarsi con essa.
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La revisione dell’ID professionale

Per noi il professionista è un’impresa tanto quanto un’azienda, perché oggi più che mai investire il proprio tempo nella costruzione della propria impresa-lavoro è più adeguato che spendere il proprio tempo nel cercare il lavoro che non c’è.
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L’abilità ascoltata

Il tema della disoccupazione giovanile, insieme a quello collegato dell’impiegabilità dei giovani, si è guadagnato un posto di rilievo nell’agenda di chi guida il nostro Paese e la visione dell’Europa 2020. In conseguenza anche noi abbiamo deciso di mettere l’argomento nella Top Ten della nostra attenzione. Quindi, con l’obiettivo di mettere a fuoco il problema, anziché cominciare a disquisire di soluzioni, abbiamo condotto una ricerca sul campo per indagare il punto di vista dei giovani sul problema stesso e il ventaglio delle attuali proposte. Così abbiamo raccolto i loro feedback mediante interviste dirette e la diffusione di un questionario a un campione di 80 studenti universitari, ossia coloro che hanno la prospettiva di affrontare il mercato del lavoro in un futuro non troppo remoto e che hanno la possibilità di accedere alle soluzioni attuali nelle varie forme di career service universitari. Tra i molteplici spunti di valutazione emersi spicca su tutti un’illuminante ambivalenza nelle considerazioni dei ragazzi.
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La parola ai giovani: la formazione universitaria abilita ad essere professionisti?

Dopo aver chiesto ai giovani universitari, in una video intervista, se si sentono pronti ad affrontare il mondo del lavoro, la nostra indagine prosegue.[Continua a leggere …]
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Scegliere di agire o agire per scegliere?

“Eleggere ciò che par meglio”, prendendo a prestito le parole dell’autorevole Treccani, implica lo scegliere in che direzione agire.
È quindi la scelta che ci porta all’azione o al contrario è ciò che facciamo che ci conduce a una decisione?Ma ancor più, come scegliere ciò che “par meglio” senza giungere, parafrasando Clive Staples Lewis ne “Le lettere di Berlicche”, a trascorrere gran parte della propria vita facendo né ciò che si è né ciò che ci piaceva? E se volessimo farci una peggiore fantasia, immaginiamo di trasferire questo stesso dilemma alla responsabilità del sostentamento e quindi, in ultima analisi, del lavoro.