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officina della comunicazione
L’incertezza accertata

Che per noi b_linkisti l’incertezza sia accertata è ormai una certezza, ed è per questo che da mesi, nella nostra Officina di Comunicazione, ci stiamo occupando di questo tema. Ma ad attirare la nostra attenzione è soprattutto come l’incertezza sia elemento di dicotomia tra i valori dei giovani e quelli della generazione dei genitori con le conseguenti modalità diverse di relazionarsi con essa.
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La revisione dell’ID professionale

Per noi il professionista è un’impresa tanto quanto un’azienda, perché oggi più che mai investire il proprio tempo nella costruzione della propria impresa-lavoro è più adeguato che spendere il proprio tempo nel cercare il lavoro che non c’è.
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L’abilità ascoltata

Il tema della disoccupazione giovanile, insieme a quello collegato dell’impiegabilità dei giovani, si è guadagnato un posto di rilievo nell’agenda di chi guida il nostro Paese e la visione dell’Europa 2020. In conseguenza anche noi abbiamo deciso di mettere l’argomento nella Top Ten della nostra attenzione. Quindi, con l’obiettivo di mettere a fuoco il problema, anziché cominciare a disquisire di soluzioni, abbiamo condotto una ricerca sul campo per indagare il punto di vista dei giovani sul problema stesso e il ventaglio delle attuali proposte. Così abbiamo raccolto i loro feedback mediante interviste dirette e la diffusione di un questionario a un campione di 80 studenti universitari, ossia coloro che hanno la prospettiva di affrontare il mercato del lavoro in un futuro non troppo remoto e che hanno la possibilità di accedere alle soluzioni attuali nelle varie forme di career service universitari. Tra i molteplici spunti di valutazione emersi spicca su tutti un’illuminante ambivalenza nelle considerazioni dei ragazzi.
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Scegliere di agire o agire per scegliere?

“Eleggere ciò che par meglio”, prendendo a prestito le parole dell’autorevole Treccani, implica lo scegliere in che direzione agire.
È quindi la scelta che ci porta all’azione o al contrario è ciò che facciamo che ci conduce a una decisione?Ma ancor più, come scegliere ciò che “par meglio” senza giungere, parafrasando Clive Staples Lewis ne “Le lettere di Berlicche”, a trascorrere gran parte della propria vita facendo né ciò che si è né ciò che ci piaceva? E se volessimo farci una peggiore fantasia, immaginiamo di trasferire questo stesso dilemma alla responsabilità del sostentamento e quindi, in ultima analisi, del lavoro.
la stanza dei cinici
L’abilità discriminata

CHARLIE'S SUGGESTION
“E pur si muove” dichiarava Galileo Galilei al tribunale dell’Inquisizione al termine della sua abiura dell’eliocentrismo, “e pur si muova adeguatamente” aggiungiamo noi, con variazione sull’affermazione galileiana, osservando gli attuali provvedimenti in materia di disoccupazione giovanile.
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Agire per credere!

In un mondo in cui si segue l’insistente persistenza dell’omologazione della persona in funzione dello strumento, del tipo, e tanto per dirne una, “le 10 regole d’oro per persuadere”, si creano due categorie “coloro che sapranno applicarle” e “coloro che si sentiranno incapaci di utilizzarle”. Il punto è che i secondi non sono inferiori ai primi, ma semplicemente differenti.
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Lo stile è un must

Nella bellezza lo stile è un must. Non è qualcosa che si può imparare con il “fai da te“, ma richiede metodo, esperienza, sperimentazione e ricerca.
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Il coraggio di essere stupidi

Può la stupidità essere una risorsa? Non è una domanda del geniale imprenditore Sergio Rosso, bensì una riflessione scaturita dal libro “Il coraggio di essere stupidi” di Anna Zanardi, nota psicologa e psicoterapeuta oltre che consulente per grandi aziende.
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Reputability

La reputability, come nostra consuetudine, è una parola d’immaginazione che tuttavia unisce in sé due significati: responsabilità e reputazione. Il file rouge della collaborazione con l’Accademia dei Filodrammatici, prestigiosa istituzione nell’ambito della formazione di giovani talenti attoriali, è stato proprio questo. Agire la responsabilità per elevare la reputazione.