L’archeologo del valore d’impresa
Ricordi quando la puntina iniziava a raschiare sul vinile? Che fastidio. E come non ricordare il mangianastri che letteralmente divorava il nastro della cassetta e per farlo ripartire dovevi riavvolgerlo con il dito. Che noia. Altri tempi, ora dal dvd siamo passati addirittura alla musica usa e getta, grazie all’iphone e similari, disponibile in qualsiasi momento, cancellabile in un istante. Ma in tutti questi casi, sia quelli giurassici che galattici, c’è una costante, se il brano si inceppa, arriva l’effetto disco rotto. E come un gessetto che stride sulla lavagna, la musica si ripete all’infinito con lo stesso giro, fino a quando per il mal di testa passi al brano successivo. Ecco, più o meno, è l’effetto che produce l’esperto sapientone di finanza che, ingessato di cravatta, i capelli impomatati e gli occhiali sulla punta del naso, ti ripete all’infinito “il numero è il solo valore”, annebbiandoti quello che in apparenza non si vede del valore aziendale. Certo in alcuni casi, se il numero è buono, è un piacere sentire quel noioso mantra, se non fosse che sei quasi arrivato a un precipizio e nessuno te lo dice. Ma in altri casi, che su quel burrone ci sei già, basterebbe che qualcuno ti avvisasse che puoi cambiare direzione senza necessariamente cimentarti in rocambolesche operazioni alla bungee jumping. Del resto, lo sappiamo il numero è il numero ed ha il suo valore. Così nella cultura finanziaria, che oggi sembra essere l’impronta digitale di un’impresa, si lucidano numeri come fossero gli unici reperti di valore, lasciando al contrario nascosti dati che possono essere reperti di grande valore. Tuttavia, se non sei tu a dare valore alla tua impresa, saranno gli altri a dirti quanto vale.
Nella cultura finanziaria i numeri ti dicono tutto quello che vuoi sapere o i numeri ti raccontano tutto ciò che vuoi sentirti dire?
Nell’Officina della Comunicazione BLINK, il numero non è il valore ma ha una sua parte di valore, che va integrata tuttavia con il valore d’impresa. Per questo non siamo un rimedio che cura il prezziario dell’azienda, ma un archeologo che eleva il valore d’impresa attraverso un processo di ristrutturazione. L’intervento è rivolto a facilitare la ricerca, la valorizzazione e l’utilizzo di tutti quei fattori intangibili dell’organismo azienda che, sviluppati adeguatamente, permetteranno di migliorare gli aspetti tangibili della gestione imprenditoriale. L’obiettivo è, partendo dall’attuale fotografia, spostare la scala del valore elevando e comunicando l’azienda nel suo differenziale di valore.
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Hai un problema da risolvere o un obiettivo da raggiungere? Se anche tu vuoi blinkerare la tua realtà d’impresa, l’Officina della Comunicazione BLINK ti propone di pARTECIPARE AL BLINKSOLVING, un’analisi strategica finalizzata a definire il campo d’azione e possibili scenari differenzianti, prenotando due ore di intervento.
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BLINKSOLVER
Cristiana Giacchetti – paradigm maker
Cristina Vaudagna – cultural designer
Rocco Marotta – value elevator
L’Officina della Comunicazione BLINK si rivolge alle imprese protagoniste degli attuali mercati nelle differenti espressioni: aziende, organizzazioni, fondazioni e professionisti, affiancandole nella costruzione e nello sviluppo della propria paradigm strategy con la finalità di far emergere il differenziale ed elevare i risultati d’impresa. (prosegui)