blink to action

La sapienza del tempo

CHARLIE'S SUGGESTION

Vi è mai successo di riflettere sul significato della parola tempo? Che valore date al tempo nella vita di tutti i giorni e soprattutto in quella professionale? In molti ambiti della società il tempo sembra sfuggirci  di mano.

Eppure i vecchi adagi di pensatori, filosofi e scrittori della storia, anche quella più recente, sottolineano quanto esso sia prezioso. Il tempo è una risorsa insostituibile, ma come possiamo usarlo a nostro vantaggio? In particolar modo quando si sta costruendo un’idea imprenditoriale, per la quale il tempo sembra disperdersi. Non c’è tempo oppure non abbiamo abbastanza tempo. Eppure?

Eppure è proprio partendo dal tempo che vogliamo iniziare a raccontarvi la nostra esperienza  del Saturday Group BlinkSolving, un laboratorio di group coaching di una giornata che noi b_linkisti dedichiamo a chi ha un obiettivo o un progetto professionale e durante il quale viene effettuata un’analisi strategica di sostenibilità della propria idea professionale. Nel laboratorio di qualche giorno fa abbiamo incontrato alcuni aspiranti professionisti, ognuno con il proprio progetto, pronto a sfidarsi nella ricerca dell’ID professionale. Come il Group Solving b_linkista richiede, gli audaci professionisti si sono cimentati in esercitazioni sia a coppie che di gruppo, guidate dalla paradigm maker Cristiana Giacchetti in accordo con la cultural designer Cristina Vaudagna, con la finalità di far emergere il differenziale di ciascun progetto.

Ma le cose non sempre vanno come le avevamo immaginate e, mi verrebbe da aggiungere, per fortuna. E questo succede anche durante un Group Solving b_linkista, quando la rigidità del programma cede necessariamente il passo alla rigorosità del processo. Mi spiego meglio. Talvolta può accadere che gli obiettivi progettuali di chi partecipa al BlinkSolving, calati in un gioco di simulazione nel contesto in cui si agirà, siano più complessi di quanto lo stesso aspirante professionista possa immaginare. Complessi non in quanto semplicemente e, oserei dire, anche banalmente, difficili, ma piuttosto articolati rispetto all’analisi di sostenibilità strategica che richiede un tempo maggiore, un tempo più opportuno all’obiettivo. Ecco che in un tale contesto il tempo diventa un elemento liquido che si adatta alle esigenze del partecipante e del suo progetto, al punto da modificare la scaletta inizialmente prevista del Group Blinksolving. Possiamo quindi parlare di fallimento temporale oppure di virtuosismo temporale? Per noi di OdC Blink una simile circostanza rappresenta un valore aggiunto, che è lo stesso per il quale investiamo il nostro tempo facilitando i partecipanti nel far emergere il loro potenziale in sintonia con il differenziale del loro progetto. Quindi, più rigorosamente, si tratta di utilizzare il tempo a vantaggio dell’obiettivo piuttosto che modificare l’obiettivo a vantaggio del tempo a disposizione.

Proprio come spiega una delle partecipanti, Carla – consulente in communication PR – “durante la giornata ho avuto il piacere di (ri)scoprire l’importanza di fermarsi e compiere una serie di azioni che la fretta ci fa dimenticare: mettere a fuoco, fare valutazioni, riflessioni, considerazioni, analisi. Quando si vuole intraprendere un nuovo percorso professionale, siamo talmente concentrati su quello che vogliamo realizzare, che rischiamo di trascurare aspetti fondamentali per il successo della nostra operazione.

Se, nel fare impresa, e per noi b_linkisti anche una persona rappresenta un’impresa, siamo frettolosi nel costruire la nostra ID professionale, rischiamo di portare sul mercato un modello di business fragile e quindi connotato dalla lentezza delle scelte. Il tempo inteso come prudenza nell’osservazione produrrà invece una velocità d’azione sul mercato, perché, come ci ricorda la nostra filosofAtrice Cristiana Giacchetti, “prendersi il tempo per guadagnare ancora più tempo non vuol dire poltrire nel tempo”.

articolo a cura di Ilaria Bo

Se anche tu vuoi aderire alla giornata del Saturday Group Blinksolving o richiedere informazioni scrivici qui, se invece vuoi approfondire l’argomento ti suggeriamo di leggere “Il lavoro che non c’è” 

gallery: photo credits Riccardo Vainer