officina della comunicazione
La magia del cielo in una stanza
Siamo stati al planetario di Lecco dove abbiamo incontrato Luca Perri, giovane astrofisico che Silhouette Eyewear ha scelto come Litestyler per il progetto “Faces of Litestyle“. In un attimo il motivo principale della nostra visita – uno shooting fotografico – passa quasi in secondo piano mentre seguiamo Luca e il presidente del planetario all’interno della struttura, e ascoltiamo affascinati come si crea “la magia del cielo in una stanza”.
In visita c’è un gruppo di studenti delle scuole elementari, come quelli che anche Luca accoglie spesso al planetario per le sue lezioni speciali. Accanto al suo lavoro di ricerca come scienziato, infatti, Luca è impegnato con il suo gruppo “Scienziati Squilibrati” in molti festival della scienza in giro per l’Italia nei quali propone attività sempre nuove per coinvolgere i bambini nel mondo della scienza. L’esperienza diretta è, secondo Luca, il vero segreto per saper fare della buona divulgazione scientifica, stimolando la riflessione nei bambini che per la prima volta si avvicinano allo studio di questa materia. “Quando si rende un bambino parte dell’esperimento, quando gli viene mostrato che fenomeni fisici accadono continuamente nell’ambiente in cui vive e in cui si muove viene stimolata al massimo la sua curiosità, e anche al termine di quella specifica giornata didattica continuerà a cercare quei fenomeni nel mondo”. Per questo è davvero importante portare la scienza nella vita reale, uscire dalle aule tradizionali e rendere il bambino stesso parte dell’esperimento, in modo che in prima persona viva su di sé la fascinazione della disciplina scientifica, senza che la percepisca come una materia scolastica, comprendendo le cause e gli effetti delle sue azioni o di quanto accade nel mondo.
Luca Perri, astrofisico dell’Osservatorio di Brera, Milano
«Possiamo, nel marasma di notizie che ci bombarda ogni giorno da molteplici fonti, capire quali meritino la nostra attenzione? Esiste un algoritmo che ci consente di discernere le frodi, le sensazionalistiche bufale scientifiche, dalle reali scoperte?»
Negli ultimi festival, come quello che si è tenuto a ottobre a Genova, il gruppo di “Scienziati Squilibrati” vuole spiegare come utilizzare il proprio senso critico per non essere sommersi dalle “sensazionalistiche bufale scientifiche” che girano in rete. “Possiamo, nel marasma di notizie che ci bombarda ogni giorno da molteplici fonti, capire quali meritino la nostra attenzione? Esiste un algoritmo che ci consente di discernere le frodi dalle reali scoperte? Sono queste le domande cui cercheremo di rispondere insieme al pubblico al Festival della Scienza di Genova con il laboratorio Furfante in Fiera, il quiz sulla falsa scienza che aiuta quella vera per smascherare false credenze e abbagli.” Dubitare non è mai stato così utile secondo il giovane scienziato italiano perché il laboratorio si propone come un gioco ma coinvolge i bambini dagli 8 anni in sù in un progetto per aiutare la ricerca: per ogni risposta esatta sono infatti effettuate donazioni al Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica di Pavia, grazie al contributo di alcune aziende partner che hanno sostenuto il laboratorio con le loro donazioni.
Fra le iniziative presentate al Festival della Scienza di Genova c’è anche il Labirinto di Idee: un laboratorio che coniuga matematica e logica allo sport dell’orienteering dove, come ci spiega Luca, “i partecipanti dovranno trovare nel minor tempo possibile la strada all’interno di un labirinto in cui saranno abbandonati, ma non prima di aver ricostruito la mappa risolvendo enigmi logico-matematici legati alla cartografia”. Lo sport dell’orienteering, con le sue caratteristiche multidisciplinari, permette di parlare ai bambini di geografia e sport allo stesso tempo, ma anche di matematica e tecnologia. Attraverso quello che viene presentato come un gioco, Luca e i suoi colleghi riescono quindi a trasferire ai bambini le nozioni fondamentali per sapersi muovere nello spazio, utilizzando tecniche di orientamento e punti cardinali, ma anche nozioni matematiche per comprendere misure e scale di grandezza.
Con questo approccio, insieme ad un linguaggio ironico e poco accademico, Luca riesce a parlare ai bambini anche di concetti scientifici molto complessi, senza per questo annoiarli. Sulla pagina FB del gruppo di “Scienziati Squilibrati“ non è raro leggere le testimonianze dei bambini che partecipano ai laboratori, come quello di Martina: “E’ stato molto bello! E non è noioso ma anche molto interattivo!”