officina della comunicazione
Eccellenza e artigianalità nel Made in Italy 2.0
CHARLIE'S SUGGESTION
La qualità è sempre sinonimo di valore? E quando parliamo di eccellenza nell’artigianalità escludiamo per certi versi l’innovazione? La valorizzazione e il recupero, in un’ottica moderna e multimediale, delle eccellenze artigianali del nostro Paese è uno degli argomenti che abbiamo affrontato con Alessandra Ricci, da poco entrata a far parte della community di litestylers per il progetto “Faces of Lite Style” di Silhouette Eyewear.
Il settore dell’artigianato di eccellenza italiano, secondo la litestyler, è perfettamente in grado di generare indotto economico e di creare nuovi posti di lavoro. Ma la qualità e il valore dei manufatti non possono prescindere dall’innovazione, che si traduce nel “sapersi rinnovare costantemente non ignorando l’evoluzione tecnologica. Ci sono moltissimi strumenti, come banalmente il web, che possono aiutare il lavoro di artigiani di eccellenza che fanno manufatti sopraffini. Internet ormai è uno strumento che può permettere soprattutto a realtà molto piccole di essere comunicate e internazionalizzate”. Se non c’è questa attenzione ai nuovi media e alle loro potenzialità comunicative non è possibile creare veramente valore.
Al centro del suo far impresa, anche Alessandra pone il manufatto quale espressione di eccellenza e unicità, per il quale non è disposta a fare compromessi: “tutto deve essere di qualità perché è così che si crea valore”. Proprio come ha cercato di fare nel suo ambizioso progetto imprenditoriale Kahuna Project, che ha come obiettivo quello di reinventare l’idea statica della galleria d’arte come la conosciamo, creando invece la più grande galleria vivente di opere d’arte per mezzo di t-shirt d’autore. Secondo Alessandra,
indossare una t-shirt con la stampa di un’opera d’arte permette di portare quell’opera nelle strade, rendendola veramente viva e consegnandola ad una platea molto più ampia. In questo modo un numero sempre crescente di persone può dire di possederla.
Il progetto nasce con una t-shirt ma ha esteso la produzione anche su altri manufatti e in futuro mira a diventare una sorta di palestra per talenti artistici, che entrano in connessione tra di loro e di cui il manufatto nella sua produzione artigianale – che sia una t-shirt o un pupazzo – rimarrà comunque il principale veicolo di comunicazione.
La produzione resta rigorosamente italiana, perchè finché possibile “deve essere tutto Made in Italy, e in caso non possa esserlo al 100% devono essere prodotti assolutamente certificati e di alta qualità”. I pupazzi entrati da poco a far parte dei prodotti insieme alle magliette, sono cuciti e riempiti tutti a mano da una sarta di vicino Milano. Le serigrafie utilizzano gli inchiostri ad acqua in modo da ridurre l’impatto sull’ambiente, così come il packaging delle t-shirt è un sacchetto di cotone estremamente versatile e, quindi, riutilizzabile. Ultimamente Alessandra si sta dedicando a trovare soluzioni alternative anche per ridurre allo stretto necessario, se non eliminare del tutto, l’utilizzo di materie plastiche. In questo progetto Alessandra è quindi riuscita a sintetizzare il suo amore per l’arte, che deve essere accessibile, la sua costante attenzione per l’ambiente, che va custodito, e il suo credo per l’eccellenza artigianale, che crea valore e benessere.