#3 Pillola di cinismo

La riflessione del giorno potrebbe sembrare a sfondo politico, ma non lo è, anche se prende spunto da una notizia politica. Infatti, nella recente Assemblea del PD tenutasi a Roma per la candidatura di Andrea Orlando alla segreteria del partito, il claim, o lo slogan che dir si voglia, recitava:

“Cambiare il PD ricostruire l’Italia”.

E su queste parole a effetto nasce una domanda sull’effetto. Già perché sembra che la ricostruzione dell’Italia sia una logica conseguenza di un cambiamento partitico.

Ovvero se il partito rinasce, allora sì che l’Italia si ricostruisce.

E dunque, in questa dinamica comunicativa distrattentiva, ovvero che distrae l’attenzione dal punto focale, l’obiettivo primario non è più la ricostruzione di un Paese, che in realtà diventa una finalità secondaria o addirittura accessoria se non consequenziale, bensì il cambiamento politico, che tuttavia promette ciò che si continua a rimandare.

Ora il dubbio che avanza è se il cambiamento politico possa essere l’obiettivo primario di un Paese oppure se la politica medesima debba essere lo strumento funzionale alla ricostruzione del Paese stesso.

photo credits:  Bence Boros // Unsplash